Fu vissuto
I panni stesi sono il simbolo per eccellenza di un centro abitato e pieno di vita.
Le fotografie esposte, appese poi sullo stendino al posto dei panni, ed infine il vecchio stendino vuoto, sono la raffigurazione di un percorso, di un ricordo, che piano
piano svanisce assieme alla gente che vi abitava, lasciando spazio al silenzio, al vuoto, all'abbandono di questi posti una volta pieni di gente e di vita.
Progetto esposto alla mostra collettiva del Fotoclub 5 DLF Porretta Terme nell'ambito della manifestazione Genti e borghi della Sambuca 2017
Si può affermare che i luoghi abbandonati non muoiano mai?
Probabilmente si, se pensiamo quanto siano immutati quando torniamo a visitarli.
Forse anche merito della voglia di farli tornare vivi come un tempo, e delle vecchie fotografie, che evocando i nostri ricordi contribuiscono a farli sembrare così eterni ai nostri occhi. Sembra quasi che essi continuino a vivere di vita propria, nel loro profondo silenzio, aspettando solo il nostro ritorno.
Con la mostra "Il silenzio nei luoghi dell'anima" vogliamo raffigurare il cambiamento di questi luoghi, un tempo abitati e pieni di vita, ora quasi totalmente disabitati.
Per l'allestimento abbiamo scelto di proposito materiali poveri e naturali come corde e cartoni da imballo, sia per favorire l'integrazione delle installazioni con l'ambiente, ma sopratutto per sottolineare quanto l'abbandono dei luoghi contribuisca ad impoverire le economie locali.
L'uso di corde, inoltre, vuole simboleggiare il forte legame affettivo con questi luoghi.